Sie hassen sich, aber sie begehren sich auch: Eine nervöse junge Frau und ein wortkarger, von den Frauen enttäuschter Mann bewohnen eine Zeitlang dasselbe Haus in den Dolomiten – und umkreisen einander argwöhnisch. Sie reden kaum, und was sie sagen, ist nicht das, was sie fühlen. Sie kommen aus völlig getrennten Welten, doch die Anziehung zwischen ihnen ist stärker als jede Konvention. Nur dauert es lange, bis sie sich ihre Liebe eingestehen können. Sehr lange…
Cristina Comencini Bücher
Cristina Comencini ist eine italienische Autorin, deren Werke in die Tiefen der menschlichen Psyche eintauchen. Ihr Schreiben zeichnet sich durch scharfen Einblick in Beziehungen und die Komplexität des modernen Lebens aus. Comencini erforscht Themen wie Identität und innere Konflikte mit einer Sensibilität und Schärfe, die den Leser in ihre Erzählungen zieht. Ihr meisterhaftes Storytelling und ihre nuancierte Charakterzeichnung machen sie zu einer bedeutenden Stimme in der zeitgenössischen Literatur.






Die Geschichte der neunzehnjährigen Federica, deren Verschlossenheit und Depressivität der Familie Rätsel aufgeben. Nur der Vater hat Zugang zur ihr, gewinnt ihr Vertrauen und darf ihr Tagebuch lesen. Er erfährt zu seiner Überraschung von Federicas Liebesleben und von Marco, ihrem zwielichtigen Liebhaber.
When the Night
- 256 Seiten
- 9 Lesestunden
The story explores the tumultuous relationship between a surly mountaineer and a city woman who rents an apartment from him in the Dolomites. Manfred, haunted by his past, becomes obsessed with Marina and her troubled parenting, which mirrors his own childhood abandonment. As tensions rise, he intervenes when her frustrations lead to dangerous behavior with her son. This novel delves into the psychological complexities of their bond, revealing the deep vulnerabilities and attractions that emerge amidst their struggles.
Due partite
- 95 Seiten
- 4 Lesestunden
Il cappotto del turco
- 237 Seiten
- 9 Lesestunden
Sullo sfondo di anni molto recenti, il terzo romanzo di Cristina Comencini coglie l'essenza di due figure femminili e di due modi opposti di intendere la vita. Maria e Isabella sono sorelle e hanno trascorso l'infanzia in una famiglia portoghese, nella ricca Roma degli anni cinquanta. Dopo, sono venuti i tempi della politica, vissuta anima e corpo, e la vita dura, scandita da separazioni e ricongiungimenti. Le due donne prendono strade differenti: Isabella se ne va in giro per il mondo, Maria, assieme al suo uomo e al figlio, sta in un piccolo appartamento sempre aperto agli amici. Finché questa, approfittando della partenza del compagno per Napoli, va a vivere in una casa comoda, in un quartiere borghese. E' qui che, all'improvviso, le compare davanti un turco ricercato dalla polizia, mandato dalla sorella che l'ha conosciuto in uno dei suoi viaggi. Si chiama Mehmet e porta con sé allegria e profumo di spezie: madre e figlio ne restano affascinati. Poi, un giorno, scompare senza lasciare altro che un cappotto, appeso tra i vestiti. Ma i destini si incrociano ancora, anni dopo, nell'accecante sole mediterraneo, mentre due adolescenti ignari della vita, della politica, del turco e del suo cappotto, si tuffano assieme nel mare cristallino.
Come in una partita a poker, avventurosa e interminabile, due sorelle di natali aristocratici scartano e giocano le carte della loro vita, di quella delle loro dieci figlie e delle cinquanta nipoti. In una Napoli ironica e piena di colore, un racconto punteggiato da figure femminili, portatrici di un destino di passione: per il gioco, insopprimibile vizio di famiglia e per le disgrazie del cuore, cui si abbandonano anima e corpo. L'equivoco di un grande amore al centro di una saga familiare, che alterna commozione e comicità sullo sfondo di un'inarrestabile decadenza.
La relazione fra Sabina e Franco è vitale, appagante, ricca di futuro. Eppure, quando resta incinta, Sabina preferisce lasciare all’oscuro il compagno, “staccare” e passare il Natale in America dove da molti anni si è trasferito il fratello. L’idea di dar forma a una famiglia la costringe a riflettere sulla sua, sull’apparente lindore e rigore che la memoria del padre e della madre continua a restituirle. Una memoria accecata. La vacanza americana diventa in realtà un feroce faccia a faccia con un passato improvvisamente tetro, ferito, rimosso in cui si muovono i fantasmi della violenza, dell’abuso, della connivenza. Di fronte all’imminenza della maternità e all’artiglio di domande troppo ingombranti, Sabina si sente intrappolata in una ragnatela senza apparente via di fuga. La passione può tollerare limiti e norme? Fin dove possono arrivare i diritti della “bestia” che abbiamo nel cuore?
L'illusione del bene
- 220 Seiten
- 8 Lesestunden
Il protagonista è un uomo svuotato, malinconico, deluso. Ha creduto con passione all'ideale comunista e, dopo quasi dieci anni, non si è ancora del tutto rassegnato al crollo di un mondo e alla resa di quanti, come lui, avevano coltivato quella fede politica. Mario ha creduto con altrettanta passione nella famiglia, e ha cercato di crearsene una: non ci è riuscito, nonostante abbia cresciuto con dedizione e con pazienza prima i figli della moglie e poi quello nato dal suo matrimonio. E nemmeno le dinamiche del fallimento del rapporto coniugale gli sono poi molto chiare: l'amore che lo lega ai tre figli rimane dunque l'unica certezza della sua vita. Anche sul fronte professionale - è giornalista televisivo - sente fatiche e stanchezze: con la vittoria della destra è stato epurato e adesso vivacchia in radio, senza più desideri né ambizioni. L'incontro occasionale con Sonja, una giovane pianista russa che vive con l'altera nonna e la figlia di pochi anni, lo risucchia in una storia tragica e misteriosa che di donna in donna risale verso il tassello mancante, verso quel buio di domande senza risposta che è diventato il suo tormento