Piemont, Ende der vierziger Jahre. Anguilla, vor gut zwanzig Jahren aufgebrochen, um sein Glück in Amerika zu machen, kehrt in sein Dorf zurück. Hier ist er als Findelkind bei armen Bauern aufgewachsen, hier ist der Ort seiner Jugend. Er sucht nach vertrauten Dingen und Personen, vielleicht auch nach Heimat, doch im Schein der Johannisfeuer kommt eine fremde, ja grausame Wirklichkeit ans Licht.
Antico e Nuovo
Milano, Garzanti, 1988, 8vo brossura editoriale con sovraccopertina, pp. 309 (ottimo stato) .
Comunicazione e sccrittura
Pubblicato nell'aprile del 1950 e considerato dalla critica il libro più bello di Pavese, "La luna e i falò" è il suo ultimo romanzo. Il protagonista, Anguilla, all'indomani della Liberazione torna al suo paese delle Langhe dopo molti anni trascorsi in America e, in compagnia dell'amico Nuto, ripercorre i luoghi dell'infanzia e dell'adolescenza in un viaggio nel tempo alla ricerca di antiche e sofferte radici. Storia semplice e lirica insieme, "La luna e i falò" recupera i temi civili della guerra partigiana, la cospirazione antifascista, la lotta di liberazione, e li lega a problematiche private, l'amicizia, la sensualità, la morte, in un intreccio drammatico che conferma la totale inappartenenza dell'individuo rispetto al mondo.
