Eine Geschichte über die Liebe zur Musik und die Suche nach dem Glück Eine alte Kirche in Reykjavík, ein weltberühmter Dirigent, der sein letztes Konzert vor 52 zufällig ausgewählten Isländern gibt, und ein junger Mann, der alles bis hin zu seinem Leben einsetzt, um bei diesem letzten Konzert dabei sein zu können. 'Hotel Borg' erzählt von Menschen, die gegen alle Vernunft nach dem vollkommenen Augenblick streben. Sie nehmen sich das Recht, das Absolute anzustreben, ihr Leben in den eigenen Händen spüren zu wollen. Sie fordern die Freiheit, entscheiden zu können. Und sie erfahren das grenzenlose Glück, das in dieser bedingungslosen Freiheit liegt. Mit der Klarheit, wie sie die Natur Islands spiegelt, entwirft Nicola Lecca seine Vision vom freien verwegenen Menschen.
Nicola Lecca Bücher
Dieser Romanschriftsteller, bekannt für seine Romane, Kurzgeschichten und Essays, befasst sich mit tiefgreifenden menschlichen Motivationen und den komplexen Beziehungen zwischen Charakteren. Seine Arbeit zeichnet sich durch scharfe psychologische Einblicke und gelegentlichen absurden Humor aus und bietet den Lesern eine einzigartige Perspektive auf das moderne Leben. Der Stil des Autors ist präzise und eindringlich, berührt oft existenzielle Themen und die Suche nach Sinn in einer chaotischen Welt. Durch seine sorgfältig ausgearbeiteten Erzählungen zieht er die Leser in das Innenleben seiner Protagonisten.



A diciannove anni, Gabriele decide di lasciare il suo piccolo paese perso nell'Appennino marchigiano per andare a vivere in Francia. Parte da un giorno all'altro, senza salutare nessuno: fugge dalla noia di un'infanzia borghese e da una famiglia incapace di condividere le sue emozioni. A Parigi cerca una camera in cui dormire e trova lavoro come commesso in una famosa gioielleria dell'avenue Montaigne. Ancora non lo sa: ma il suo vero viaggio comincia proprio ora. Sarà un viaggio doloroso, ma necessario, alla scoperta di sé, verso l'atroce accettazione di un desiderio lontanissimo da tutte le regole che fino a quel momento si è ferreamente imposto: il desiderio di avere un corpo perfetto e degno di essere amato da un altro ragazzo.Questo romanzo è il diario preciso, metodico e implacabile di una guerra: quella di un giovane uomo contro se stesso, contro i propri desideri più profondi, e, soprattutto, contro la propria "imperfezione". Passo dopo passo, attraverso pagine scritte con strenua onestà, assistiamo al consumarsi del corpo di Gabriele, costretto alla rinuncia del cibo e al tormento di un'attività fisica portata all'estremo nel tentativo di accettarsi e di assomigliare sempre più all'irraggiungibile immagine interiore che egli ha di sé. Partecipiamo a momenti di cupo scoraggiamento, di rabbia e perfino di disgusto, ma anche ad attimi di gioia pura e di ritrovata pienezza, troppo spesso avvelenati da un senso di colpa sempre presente, inesorabile.Così le notti proibite e sconvolgenti trascorse al Théatre de la Princesse - la discoteca di place de la Bastille che Gabriele frequenta - sono seguite con regolarità da una delusione amara e da lunghi periodi di reclusione nella "camera iperbarica", come lui chiama il luogo in cui si raggomitola alla ricerca di un senso, di un equilibrio che gli consenta di dar vita alle sue pulsioni senza rimanerne travolto e ucciso.Attenzione, però: questa non è una lotta contro il pregiudizio degli altri, né contro i costumi sociali. Più semplicemente, è la lotta che ciascuno di noi sperimenta contro di sé, quando non è in grado di accettarsi davvero, di volersi bene e di trovare l'equilibrio fra le opposte forze della felicità e dell'ambizione.Con una tenacia da guerriero, con rara onestà e con una ricerca francescana di semplicità nella lingua e nelle immagini (che volutamente riflette l'anoressia del suo protagonista) Nicola Lecca ci racconta la discesa agli inferi di un ragazzo esigente e feroce con se stesso quanto nemmeno il peggiore dei giudici potrebbe esserlo. Fuori da qualunque schema e da ogni possibile coro, ci restituisce l'immagine viva, complessa, dei sentimenti di un giovane alla ricerca di sé.