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Giuseppe Catozzella

    Catozzellas literarisches Schaffen befasst sich mit drängenden gesellschaftlichen Themen und zeichnet sich durch einen oft als aufschlussreich und gefühlvoll beschriebenen Stil aus. Seine Erzählungen thematisieren häufig aktuelle Krisen und menschliche Erfahrungen und regen die Leser an, über die Komplexität der modernen Welt nachzudenken. Seine Werke, die Romane, Kurzgeschichten und Theaterstücke umfassen, zeichnen sich durch tiefe psychologische Einblicke und einen fesselnden Erzählfluss aus. Mit seiner Literatur möchte Catozzella wichtige Themen beleuchten und den Dialog darüber fördern.

    Giuseppe Catozzella
    E tu
    Italiana
    Sag nicht, dass du Angst hast
    • „Genau die Literatur, die es braucht, um die großen Dramen unserer Zeit zu erzählen.“ Erri De LucaSie kam als Letzte ins Ziel, und doch ging ihr Foto um die Welt. Millionen waren während der Olympischen Spiele 2008 von der kleinen somalischen Läuferin Samia und ihrem eisernen Willen gerührt. Doch nur wenige wissen, dass die junge Frau danach in ihrer vom Bürgerkrieg zerrissenen Heimat keine Unterstützung mehr erhielt und sich auf die lange illegale Reise nach Europa machte. Ihre Odyssee fand 2012 vor Lampedusa ein tragisches Ende. Der italienische Journalist Giuseppe Catozzella hat Samias Geschichte recherchiert und mit ihrer in Finnland lebenden Schwester lange Gespräche geführt. In einer einfachen und emotional berührenden Sprache lässt er Samias Welt entstehen und gibt der verschollenen jungen Frau eine Stimme.

      Sag nicht, dass du Angst hast
    • Italiana. Una donna italiana. Maria Oliverio, altrimenti conosciuta come Ciccilla, nasce a Casole, nella Sila calabrese, da famiglia poverissima. Dalle strade del paese si sale sulla montagna che è selvaggia, a volte oscura, a volte generosa come una madre. Quelle strade, quei sentieri li imbocca ragazzina quando la sorella maggiore Teresa, tornata a vivere in famiglia, le toglie il letto e il tetto. E quelli sono i sentieri che Maria prende per combattere al fianco di Pietro, brigante e ribelle, diventando presto la prima e unica donna a guidare una banda contro la ferocia dell'esercito regio. Se da una parte Teresa trama contro di lei una incomprensibile tela di odio, dall'altra Pietro la guida dentro l'amore senza risparmiarle la violenza che talora ai maschi piace incidere sul corpo delle donne. Ciccilla passa la giovinezza nei boschi, apprende la grammatica della libertà, legge la natura, impara a conoscere la montagna, a distinguere il giusto dall'ingiusto, e non teme di battersi, sia quando sono in gioco i sentimenti, sia quando è in gioco l'orizzonte ben più ampio di una nuova umanità. Il volo del nibbio, la muta complicità di una lupa, la maestà ferita di un larice, tutto le insegna che si può ricominciare ogni volta daccapo, per conquistarsi un futuro come donna, come rivoluzionaria, come italiana di una nazione che ancora non esiste ma che forse sta nascendo con lei.

      Italiana