Otto Pächt Bücher






Venezianische Malerei des 15. Jahrhunderts
- 320 Seiten
- 12 Lesestunden
Van Eyck : die Begründer der altniederländischen Malerei
- 223 Seiten
- 8 Lesestunden
Otto Pächt, einer der bedeutendsten Kunsthistoriker und großer Van Eyck-Forscher (1902-1988), geht in seiner glänzenden Untersuchung ein Kernproblem der abendländischen Malerei an: die rätselvolle Entstehung des genter Altars der Brüder Van Eyck und die Zeit, die seiner Vollendung 1432 unmittelbar vorausging. Zahlreiche Abbildungen ergänzen die meiesterhaften Analysen.
Rembrandt
- 254 Seiten
- 9 Lesestunden
Buchmalerei des Mittelalters
- 221 Seiten
- 8 Lesestunden
Vita Sancti Simperti
Eine Handschrift für Maximilian I.
The companion volume to his work on the brothers Van Eyck and their circle is a magisterial study of the ne generation of artists: Rogier van der Weyden, Petrus Christus, Aelbert van Ouwater, Dieric Bouts, Justus van Gent, Hugo van der Goes, Geertgen tot Sint Jans, Hans Memling and Gerard David
Van Eyck, i fondatori della pittura fiamminga
- 271 Seiten
- 10 Lesestunden
Questo libro di Otto Pächt si occupa di uno dei problemi centrali della storia dell'arte occidentale: la nascita di un nuovo tipo di pittura negli antichi Paesi Bassi, quella fiamminga; gli artisti che furono i promotori di questo rinnovamento sono il Maestro di Flémalle e i fratelli Van Eyck, mentre il Polittico di Gand appare come opera centrale che apre, al tempo stesso, nuove discussioni. Questa svolta non è caratterizzata soltanto da un nuovo tipo di tecnica pittorica, ma soprattutto da una inedita concezione della rappresentazione, liberata da costrizioni ideologiche. Intorno a questi temi, a questi artisti e alle loro opere (dal Maestro di Flémalle a Jan Van Eyck, dal Polittico di Gand a Hubert Van Eyck e al Libro d'Ore di Torino) si snodano i cinque capitoli in cui è suddiviso il testo che, senza voler trattare da un punto di vista monografico né le personalità artistiche, né tanto meno i loro celebri dipinti, mira a tracciare un disegno complessivo del nuovo linguaggio figurativo, che dissolse a nord delle Alpi la tradizione medievale e introdusse la prima idea di realismo moderno. Pächt procede attraverso una sapiente e serrata lettura formale del dipinto, dal quale non si allontana mai. Anche per questo le numerosissime riproduzioni a colori accompagnano costantemente il lettore in una vera e propria galleria di capolavori

