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Alessia Gazzola

    Alessia Gazzola ist eine italienische Autorin, deren Werke Leser in ganz Europa in ihren Bann ziehen. Ihr Stil zeichnet sich durch ein zügiges Tempo und scharfe Beobachtung der menschlichen Natur aus, wobei sie sich oft auf die Komplexität von Beziehungen und die Suche nach Identität konzentriert. In ihren Erzählungen erforscht Gazzola Themen wie Liebe, Verlust und Widerstandsfähigkeit mit einer ausgeprägten Mischung aus Humor und Empathie. Ihre Fähigkeit, lebendige Charaktere und fesselnde Handlungsstränge zu erschaffen, macht sie zu einer unvergesslichen Erzählerin.

    Miss Bee e il fantasma dell'ambasciata
    La Ragazza del Collegio
    Warum ich trotzdem an Happy Ends glaube
    Mit Skalpell und Lippenstift
    Herzversagen
    Die Spur der Principessa
    • Der neue Band der beliebten Krimi-SerieDie angehende Rechtsmedizinerin Alice Allevi sitzt in der Klemme: Immer wieder hat sie davon geträumt, ihre zickige und karrieresüchtige Kollegin Ambra della Valle loszuwerden. Jetzt ist Ambra wirklich verschwunden, ohne jede Nachricht oder Spur. Kurz darauf fördern Baggerarbeiten ein Skelett zutage. Auf dem Schädel befindet sich eine Kinderkrone aus Plastik. Polizeiinspektor Calligaris beginnt mit den Ermittlungen und bittet Alice um Unterstützung. Bei dem Skelett handelt es sich um die Überreste von Viviana Montosi, einer begabten Archäologiestudentin, die seit 2006 vermisst wird. Alice beginnt sich näher mit Vivianas Leben zu beschäftigen. Als sie entdeckt, wer ihre beste Jugendfreundin war, kriegt sie es mit der Angst zu tun: Es war Ambra della Valle …Mit unkonventionellen Methoden, Neugier und besonderem Einfühlungsvermögen gelingt es Alice erneut, den Fall zu lösen. Und das, obwohl sie nebenbei von ihrer neuen Mitbewohnerin auf Trab gehalten wird und immer noch mit Beziehungsproblemen zu kämpfen hat.

      Die Spur der Principessa
    • Es hat sich nicht viel verändert im Leben von Alice Allevi, sie ist immer noch Assistenzärztin am Institut für Rechtsmedizin, mit dem Sohn ihres Chefs liiert und lässt sich bei der Aufklärung der Fälle nach wie vor von ihrem Bauchgefühl leiten, statt nüchtern die Indizien zu betrachten. Dieses Mal soll ein greiser Schriftsteller von seinen Kindern entmündigt werden, kurze Zeit später ist er aber tot. Alice wittert einen Zusammenhang und begibt sich bei ihren Ermittlungen mitten ins Familienleben des Schriftstellers. Wieder einmal übertritt sie dabei das eine oder andere Mal die Grenzen der Legalität. Wie auch in Band 1 (vgl. "Mit Skalpell und Lippenstift, ID-A 25/12) nimmt der kriminalistische Teil der Geschichte nur ca. die Hälfte des Bandes ein. Im anderen Teil dreht sich alles um das chaotische Liebesleben von Alice und einen One-Night-Stand. Die sehr kurzen Kapitel springen schnell zwischen dem Liebesleben von Alice und der Kriminalgeschichte hin und her - die Orientierung fällt ab und zu schwer. Für echte Krimifans wenig geeignet, eher etwas für Frauen, die eine humorvolle Mischung bevorzugen

      Herzversagen
    • Ein Mord in Roms Oberschicht: Giulia, Jurastudentin aus bester Familie, wird tot aufgefunden. Wer war der Liebhaber, den sie kurz vor ihrem Tod empfangen hat? Und wer hat ihr die tödliche Dosis Medizin verabreicht? Alice Allevi, Assistenzärztin der Rechtsmedizin, löst den fast perfekten Mord mit Witz, Intelligenz und Hartnäckigkeit. Dabei hat sie es nicht leicht: An ihrem Institut scheinen eigentlich alle gegen sie zu sein, ihre Versetzung ins nächste Assistenzjahr ist gefährdet, und dann kommt ihr auch noch eine Leiche abhanden. Auch ihr Privatleben steht unter einem schwierigen Stern - ausgerechnet dem egozentrischen Arthur, dem Sohn ihres Chefs, fliegt ihr Herz zu. Ein spannender, humorvoller Pathologie-Krimi mit einer Heldin, die in ihrem Charme Bridget Jones in nichts nachsteht.

      Mit Skalpell und Lippenstift
    • Emma de Tessent, ewige Praktikantin mit exzellenten Uni-Abschlüssen, dreißig Jahre alt und hübsch, lebt in Rom, und vorübergehend – aber wirklich nur vorübergehend – bei ihrer Mutter, denn mehr kann sie sich im Moment nicht leisten. Sie träumt von einer alten glyzinienbewachsenen Villa, die sie zu gerne kaufen möchte, wenn ihr irgendwann (eher nie!) der große Coup gelingt und sie den weltabgewandten Schriftsteller Tessai dazu überreden kann, ihr die Filmrechte an seinem Bestseller zu geben. Sie wünscht sich einen Mann, wie es ihn wohl nur in englischen Regency-Romanen gibt. Und endlich einen richtigen Arbeitsvertrag. Als die Firma Fairmont nicht mal ihre Praktikumsstelle verlängert, fühlt sich Emma verloren wie eine romantische Heldin. Allein kämpft sie gegen das widrige Schicksal und den Weltuntergang und findet schließlich Unterschlupf in einer Kinderboutique. Doch gerade als der Sturm sich verzogen hat, klopft die Vergangenheit wieder an die Tür. Die Welt des Kinos will sie wieder haben, ihr alter Chef überschlägt sich, Tessai wartet mit einer Überraschung auf. Und dann ist da noch Pietro Scalzi, ein Arthouse-Filmproduzent, ebenso attraktiv wie arrogant, der Emma bei einem Bewerbungsgespräch abservierte und nun um die Boutique, in der sie arbeitet, herumstreicht ...

      Warum ich trotzdem an Happy Ends glaube
    • Londra, 1925. Per impedirle di combinare ulteriori guai, Leonida Bernabò individua finalmente la sistemazione ideale per la vivace e scapestrata secondogenita Beatrice: un solido impiego presso l’ambasciata italiana. Miss Bee si trova dunque a barcamenarsi fra impegni segretariali ed eventi prestigiosi, come il ricevimento in onore di una delegazione proveniente proprio da Firenze, la città natia dei Bernabò. Il direttore degli Uffizi e la sua collega archeologa vengono accolti insieme a Edoardo, il figlio dell’ambasciatore italiano, con la fidanzata, Elisa. Non mancano neppure il visconte Julian Lennox – verso il quale Beatrice prova ancora sentimenti più travolgenti di quanto vorrebbe – e la sua promessa sposa Lady Octavia. Ma nei giorni e soprattutto nelle notti successive, in ambasciata accadono fenomeni strani e spaventosi: rumori improvvisi, sussurri nel buio e presenze inquietanti. L’unica spiegazione parrebbe quella più implausibile: un fantasma. Le cose tuttavia si aggravano, tanto da rendere necessario l’intervento della polizia nella persona dell’ispettore capo Archer Blackburn, vecchia e intrigante conoscenza di Beatrice. Ma esiste davvero il fantasma dell’ambasciata? O è all’opera qualche forza di natura ben più concreta e minacciosa? Contrariamente a quanto avrebbe auspicato papà Bernabò, tra amori e tremori sta proprio a Miss Bee scoprirlo.

      Miss Bee e il fantasma dell'ambasciata
    • Alice Allevi ha un grosso problema. Si è appena resa conto di non voler più diventare un medico, ma non ha il coraggio di confessarlo a nessuno, e non sa cosa fare del suo futuro. Ma siccome la vita è sorprendente, sarà l'omicidio di una persona vicina alla sua famiglia a far scoprire ad Alice la sua vocazione: la medicina legale. Forse c'entra il suo intuito, che la induce a ficcanasare dove non dovrebbe, mettendo a rischio le indagini. Forse c'entra l'arrivo della sua nuova coinquilina Yukino, una studentessa giapponese che parla come un cartone animato e che stravolge le abitudini, non solo culinarie, di Alice. Forse c'entra nonna Amalia che, con saggezza mista a battute fulminanti, sa come districarsi fra i pettegolezzi di paese. Una cosa è certa: Alice non lo ammetterebbe mai, ma se sceglierà quella specializzazione, è soprattutto per rivedere Claudio Conforti, il giovane medico legale che ha conosciuto durante il sopralluogo. Vestito in maniera impeccabile, sorriso affilato come un bisturi, occhi travolgenti. Arrogante, sprezzante e... irresistibile.

      Sindrome da cuore in sospeso
    • Il ladro gentiluomo

      • 296 Seiten
      • 11 Lesestunden

      Alice Allevi, finalmente Specialista in Medicina Legale, ha dovuto affrontare scelte difficili sia sul piano professionale che su quello sentimentale. Dopo un lungo e burrascoso corteggiamento, sembrava che tra lei e Claudio Conforti, l'affascinante e imprevedibile medico legale con il quale ha condiviso ogni disavventura dai tempi della specializzazione, fosse nato qualcosa. Per un attimo, Alice ha creduto finalmente di aver raggiunto un periodo di serenità, almeno al di fuori dell'Istituto di Medicina Legale. Ma in un momento di smarrimento sentimentale chiede un trasferimento. E lo ottiene: a Domodossola.Per sua fortuna, o suo malgrado, Alice non avrà molto tempo per indugiare sul proprio destino, perché subito un nuovo caso la travolge. Durante quella che credeva essere un'autopsia di routine, Alice ritrova un diamante nello stomaco della vittima. Una pietra di notevole caratura e valore, ma anche una prova materiale importante per il caso. Per questo, Alice si premura di convocare un ufficiale giudiziario a cui consegnarlo in custodia. L'ufficiale che si presenta da lei è un uomo distinto ed elegante, dai modi cortesi ed impeccabili, e Alice non esita ad affidargli il diamante. Ed è a quel punto che il fantomatico ufficiale sparisce nel nulla e i guai per Alice iniziano a farsi enormi...

      Il ladro gentiluomo
    • Questione di Costanza

      • 343 Seiten
      • 13 Lesestunden

      Verona non è la mia città. E la paleopatologia non è il mio mestiere.Eppure, eccomi qua. Com’è potuto succedere, proprio a me?Mi chiamo Costanza Macallè e sull’aereo che mi sta portando dalla Sicilia alla città del Veneto dove già abita mia sorella, Antonietta, non viaggio da sola.Con me c’è l’essere cui tengo di più al mondo, sedici chili di delizia e tormento che rispondono al nome di Flora. Mia figlia è tutto il mio mondo, anche perché siamo soltanto io e lei… Lo so, lo so, ma è una storia complicata.Comunque, ce la posso in fondo, devo resistere soltanto un anno. È questa la durata del contratto con l’istituto di Paleopatologia di Verona, e io – che mi sono specializzata in Anatomia patologica e tutto volevo fare tranne che dissotterrare vecchie ossa, spidocchiare antiche trecce e analizzare resti centenari – mi devo adattare, in attesa di trovare il lavoro dei sogni in Inghilterra.Ma, come sempre, la vita ha altri programmi per me. Così, mentre cerco di ambientarmi in questo nebbioso e gelido inverno veronese, devo anche rassegnarmi al fatto che ci sono delle scelte che ho rimandato per troppo tempo. Ed è giunto il momento di farle.In fondo, che ci vuole? È questione di coraggio, è questione di intraprendenza… E, me lo dico sempre, è questione di Costanza.

      Questione di Costanza