Sapienza peripatetica
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Secondo un’antica suggestione d’ascendenza neoplatonica, la sapienza umana non sarebbe altro che l’ultimo gradino di un cosmo intellettuale che procede dalla mente divina e forma il mondo sensibile e la natura. Alla luce di questo ideale, ma sulla base di un programma ispirato all’autorità di Alberto Magno e accomodato alle esigenze della pratica accademica della filosofia, l’albertismo tardo-medievale elaborò un originale ripensamento della tradizione peripatetica e giunse ad aprire uno spazio d’osmosi per modelli disciplinari eterogenei e concezioni del sapere alternative alla cultura universitaria. Le vicende di questa scuola costituiscono un capitolo spesso trascurato nelle narrazioni storiografiche sulla filosofia del XV secolo. Mediante un lavoro di recupero e studio delle fonti manoscritte, questo libro ricostruisce il contesto di formazione dell’albertismo presso l’Università di Parigi ad inizio Quattrocento e ne esplora poi l’evoluzione sul solco dell’itinerario intellettuale del suo maggiore esponente, il maestro Eimerico di Campo. I percorsi della scuola si intrecciano così con la ricezione del pensiero di Raimondo Lullo e con il fermento degli ambienti monastici della regione brabantina coinvolgendo infine figure come Giovanni Wenck e Nicola Cusano.
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Sapienza peripatetica, Mario Meliadò
- Sprache
- Erscheinungsdatum
- 2018
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- Titel
- Sapienza peripatetica
- Sprache
- Italienisch
- Autor*innen
- Mario Meliadò
- Verlag
- Aschendorff Verlag
- Erscheinungsdatum
- 2018
- ISBN10
- 3402124505
- ISBN13
- 9783402124505
- Reihe
- Dokimion
- Kategorie
- Philosophie
- Beschreibung
- Secondo un’antica suggestione d’ascendenza neoplatonica, la sapienza umana non sarebbe altro che l’ultimo gradino di un cosmo intellettuale che procede dalla mente divina e forma il mondo sensibile e la natura. Alla luce di questo ideale, ma sulla base di un programma ispirato all’autorità di Alberto Magno e accomodato alle esigenze della pratica accademica della filosofia, l’albertismo tardo-medievale elaborò un originale ripensamento della tradizione peripatetica e giunse ad aprire uno spazio d’osmosi per modelli disciplinari eterogenei e concezioni del sapere alternative alla cultura universitaria. Le vicende di questa scuola costituiscono un capitolo spesso trascurato nelle narrazioni storiografiche sulla filosofia del XV secolo. Mediante un lavoro di recupero e studio delle fonti manoscritte, questo libro ricostruisce il contesto di formazione dell’albertismo presso l’Università di Parigi ad inizio Quattrocento e ne esplora poi l’evoluzione sul solco dell’itinerario intellettuale del suo maggiore esponente, il maestro Eimerico di Campo. I percorsi della scuola si intrecciano così con la ricezione del pensiero di Raimondo Lullo e con il fermento degli ambienti monastici della regione brabantina coinvolgendo infine figure come Giovanni Wenck e Nicola Cusano.