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Isabella C. Blum

    Gli Adelphi - 405: La macchina degli abbracci
    Alla ricerca di Spinoza
    Onkel Wolfram
    Die Leben des Billy Milligan
    • Im Oktober 1977 verhaftet die Polizei in Columbus / Ohio einen Triebtäter, der beschuldigt wird, drei Frauen vergewaltigt und beraubt zu haben. Der 22 jährige Billy Stanley Milligan leistet keinen Widerstand, macht aber einen seltsam verstörten Eindruck. Er wird von den Opfern identifiziert. Der Fall scheint wasserdicht, bis eines Tages der hinzugezogene Psychiater zu Billy ins Zimmer tritt und ihn begrüßt... " ich bin nicht Billy " lautet die Antwort," Ich bin David " Damit beginnt die Entwirrung der komplizierten, schockierenden ,wahren Lebensgeschichte eines jungen Mannes, der an Multipler Persönlichkeit leidet, in dessen Gehirn 24 völlig verschiedene Persönlichkeiten nebeneinander leben.

      Die Leben des Billy Milligan
    • Onkel Wolfram

      Erinnerungen

      • 383 Seiten
      • 14 Lesestunden
      4,0(5088)Abgeben

      Ein originelles Buch voller Geschichten und Anekdoten mit unerwarteten Einsichten - ein echter Sacks! „Wolfram“ heißt der chemische Grundstoff, den man unter anderem zur Herstellung von Glühfäden braucht, und Onkel Wolfram - englisch „Uncle Tungsten“ - nannte Oliver Sacks seinen Lieblingsonkel Dave. Denn dieser betrieb im Londoner Stadtteil Farringdon eine Glühbirnenfabrik, und die Besuche bei Onkel Wolfram in seiner Firma Tungstalite wurden zu prägenden Erlebnissen für den kleinen Oliver. Er war sechs Jahre alt, als der Zweite Weltkrieg begann, und zwölf, als die Völkerschlacht endete - stärker als alle Kriegsereignisse beeindruckten ihn seine Erfahrungen mit Phänomenen der Natur und Technik.

      Onkel Wolfram
    • Alla ricerca di Spinoza

      Emozioni, sentimenti e cervello

      • 424 Seiten
      • 15 Lesestunden

      Completando la trilogia iniziata con L’errore di Cartesio e proseguita con Emozione e coscienza , Damasio inserisce nell’arco che si tende fra Cartesio e Spinoza la sua interpretazione della coscienza, fondata sulla distinzione tra le emozioni, quali manifestazioni comportamentali di natura fisiologica e materiale, e la loro percezione consapevole, i feelings , o sentimenti, di carattere mentale (qualsiasi cosa questo voglia dire). Laddove Cartesio separava l’intelletto dalle passioni, giudicate di natura inferiore, Spinoza, in una premonizione biologica di inquietante modernità, vi riconobbe una medesima sostanza: «La mente è l’idea del corpo». Per usare il linguaggio di Damasio: dietro la mente vi è un feeling brain , un cervello che «sente» i messaggi del corpo. Attingendo ai risultati più recenti delle neuroscienze cognitive – in parte conseguiti dal suo stesso gruppo di ricerca allo University of Iowa Medical Center –, Damasio propone una risposta a vertiginosi interrogativi: da dove nascono i sentimenti? A che servono? E infine: che cosa sono? In questa analisi, insieme fenomenologica e neurobiologica, l’esperienza clinica e scientifica di Damasio si fonde, soprattutto nella esposizione dei casi clinici, con una vena narrativa affine a quella di Oliver Sacks. Summa della più avanzata ricerca sulla coscienza, questo libro sposta su un nuovo terreno il dibattito mente-corpo, che è la prima sfida del pensiero scientifico in questi anni. Avviata quasi per caso con il controllo di una citazione, relitto di ormai offuscate letture giovanili, la «ricerca di Spinoza» consente al Damasio maturo di rimeditare la metafisica spinoziana: e dalle insondabili ambiguità del Deus sive natura nasce per lui – e per tutti noi – un quadro interpretativo affascinante, che comprende la totalità della natura, includendovi la mente che la osserva. Alla ricerca di Spinoza è stato pubblicato per la prima volta nel 2003.

      Alla ricerca di Spinoza
    • A diciotto anni Temple Grandin si costruì una macchina per gli abbracci. Aveva visto che le mucche diventavano mansuete dentro la gabbia di contenimento usata dal veterinario per visitarle, e aveva intuito che uno strumento simile avrebbe potuto calmare anche lei. Così, con due assi di compensato che si stringevano dolcemente ai lati di una panca, realizzò lo strano congegno. Che funzionò a meraviglia. E Temple, giovane autistica con molti problemi di relazione, capì di avere una speciale affinità con gli animali. E capì che per essere felice avrebbe dovuto studiarli e stare con loro il più possibile. Quel che non sapeva è che varie altre – e non meno spiazzanti – scoperte avrebbero fatto di lei uno dei più famosi esperti del comportamento animale, e che quelle scoperte avrebbero anche modificato il modo di trattare gli animali stessi. «Temple Grandin ci svela, grazie alla sua ottica privilegiata e, ancor più importante, usando della sua speci$ca competenza, gli aspetti più affascinanti del comportamento e della cognizione animale, e cioè la loro percezione del mondo; i loro sentimenti; la loro aggressività; il loro dolore e la loro sofferenza; come e cosa pensano e, infine, cosa essa intende per genialità animale». Danilo Mainardi

      Gli Adelphi - 405: La macchina degli abbracci