Giorgio Bocca Bücher






Giorgio Bocca analizza gli effetti della rivoluzione planetaria in corso, una rivoluzione che coinvolge anche il nostro paese. Dopo il "secolo del lavoro" si apre quello della "democrazia finanziaria", dell'informatizzazione, del mercato globale. E' un passaggio non privo di contraddizioni: gli Stati nazionali appaiono sempre più inadeguati di fronte alla mondializzazione, eppure rimangono gli arbitri della spesa pubblica; mentre le telecomunicazioni mettono in contatto con qualsiasi punto del pianeta, fioriscono i localismi; l'imperialismo finanziario miete successi senza bisogno degli eserciti e contemporaneamente la disoccupazione continua ad aumentare. L'autore affronta questi nodi cruciali anche alla luce delle particolarità italiane.
Milano, Mondadori, 1992, 8vo leg. editoriale, sovraccoperta illustrata, pp. 289
Italian
Sessant'anni fa, a guerra appena finita, Giorgio Bocca ha scritto questo saggio sui partigiani delle montagne, in senso più lato sulla Resistenza. Un saggio che semplicemente vuol dire ai revisionisti dell'ultima ora: le cose sono andate esattamente così. Una minoranza di italiani, i soliti mille delle imprese disperate, ha raccolto dal fango in cui erano state gettate le stellette del popolo in armi e, senza eroismi e senza retorica, ha messo in piedi in venti mesi la Resistenza più forte in Europa dopo quella iugoslava. Quarantacinquemila partigiani caduti, ventimila feriti o mutilati, gli operai e i contadini per la prima volta partecipi di una guerra popolare senza cartolina precetto, una formazione partigiana in ogni valle alpina o appenninica, un comitato di liberazione in ogni città e villaggio, l'appoggio della popolazione, la cruenta, sofferta gestazione di una Italia diversa, la fatica paziente per armare e far vivere un esercito senza generali. E alla fine tutti a casa senza ricompense e privilegi.
Dalle prime vittoriose battaglie fino all'inevitabile resa di fronte alle truppe tedesche e fasciste, il libro racconta la luminosa, breve parabola di libertà in val d'Ossola. Una vera epopea popolare che, nell'autunno del 1944, suonò come un preannuncio della vicina Liberazione e attirò l'attenzione dei giornali di tutto il mondo. Lo sguardo lucido dell'autore coglie lo slancio civile, ma mette anche in rilievo le diverse anime, spesso in rapporto conflittuale, della Resistenza italiana. Raccontando episodi drammatici e aneddoti curiosi, descrivendo i personaggi noti e meno noti, spiegando il rapporto non sempre facile dei partigiani con gli Alleati angloamericani.
. 8vo pp. 354 Rilegato tela, sovracoperta (cloth, dust jacket) Ottimo (Fine) Si aggiungono altri 3 libri in ottime 1) Giorgio Bocca, In che cosa credono gli italiani?, Longanesi, 1982; 2) Roberto Saviano, Gomorra. Mondadori, 2007; 3) Roberto Saviano, Zero Zero Zero. Feltrinelli, 2013 (prima edizione)