La Pensione Eva

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Nelle stanze della Pensione Eva, un rinnovato casino di Vigàta, si muovono personaggi tipici degli anni Trenta, come l'anziano cavalier Calcedonio Lardera, risvegliato dai bombardamenti, e Biagiotti Teresa, alias Tatiana, una puttana comunista con un oscuro legame con Stalin. Le case chiuse non sono solo spazi di prodezze erotiche in un'Italia segnata dal fascismo, ma diventano il contesto di un romanzo di formazione che evolve da esperienze dolci a momenti crudeli. Ogni quindici giorni, le sei "picciotte" della Pensione Eva arrivano e partono, accompagnando la giovinezza di Nenè, Ciccio e Jacolino. In questo ambiente, i ragazzi incontrano apparizioni spirituali e fantasmi letterari, scoprendo che le storie delle ragazze possono rivelare verità sulla vita e sul mondo. Inizialmente, tutto sembra un gioco di scoperta: sesso, vita e guerra. Tuttavia, la narrazione si trasforma in una realtà drammatica, segnata dalle bombe che distruggono case e dignità. Quella che era una curiosità sul sesso si conclude con l'esplosione di un amore intenso, quello che lascia un'impronta indelebile, come il profumo di una vita perduta.