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Franca Cavagnoli

    La Biblioteca di Repubblica - 100: Pasto nudo
    Die jungen Jahre
    Pickwick: Amatissima
    • Pickwick: Amatissima

      • 406 Seiten
      • 15 Lesestunden
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      Un romanzo maestoso, di straordinaria intensità, in cui si narra la vita di Sethe, una giovane e indomabile donna di colore che, negli anni precedenti alla Guerra Civile, si ribella alla propria schiavitù e fugge al Nord, verso la libertà. La sua vicenda si intreccia con quella di altri indimenticabili personaggi in un racconto che, come ha scritto nella sua Postfazione Franca Cavagnoli, curatrice del volume, "si insinua nei meandri del tempo, lasciando scaturire ora qua ora là il non detto, scaglie di ricordi troppo penosi per essere contenuti, dolorosi frammenti di memoria". Con questo libro Toni Morrison, Premio Nobel per la Letteratura, ha voluto rivolgere un invito ai bianchi e agli afroamericani: "Tornare a quella parte della propria storia che troppi hanno rimosso.

      Pickwick: Amatissima
    • In „Die jungen Jahre“ setzt der große südafrikanische Romancier J. M. Coetzee seine mit „Der Junge“ begonne Autobiographie fort. „Im richtigen Leben, so scheint es, kann er nur eins richtig: unglücklich sein“, lautet das Fazit den jungen Studenten. Anfang der 60er Jahre kann er der Enge und politischen Situation Südafrikas in seine Traumstadt entrinnen: London. Doch obwohl er als Mathematiker rasch eine Stelle als Programmierer bei IBM findet, gelingt es ihm nicht, heimisch zu werden. Er fühlt sich als Außenseiter und Büromensch, während er sich insgeheim danach sehnt, daß der Dichter in ihm zum Ausbruch kommt oder wenigstens eine schöne Frau ihm ihre Liebe schenkt und ihn so zu unvergänglichen Versen inspiriert.

      Die jungen Jahre
    • Uscito nel 1959, Il pasto nudo è forse la più cruda testimonianza letteraria, avvincente e disturbante al tempo stesso, prodotta dalla beat-generation americana. Più che un romanzo, può essere definito un vorticoso assemblaggio di frammenti di vita, vissuti spesso al di sotto della soglia della coscienza e dominati dallo scatenamento di istinti, pulsioni e perversioni, sotto il segno devastante della tossicodipendenza. Lo smarrimento esistenziale, che accomuna l’autore a tanti altri compagni di strada, si condensa nel libro in una irrevocabile condanna al vuoto d’essere e all’autodistruzione, giocata sul filo che distingue e insieme congiunge una realtà irreparabilmente degradata e una fantasia allucinata, distorta: ai “paradisi artificiali” di baudelairiana memoria si sostituisce quiun inferno altrettanto artificiale e ben più definitivo, nel quale l’individuo finisce con lo smarrire quasi del tutto la propria identità e la propria storia.

      La Biblioteca di Repubblica - 100: Pasto nudo