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Eraldo Affinati

    21. Februar 1956
    Super ET: Diario
    Berlin
    Hundeherz
    Terre du sang
    Ein Weg der Erinnerung
    Gleichgültigkeit (II)
    • Moskau am Rande des Nervenzusammenbruchs. Der »russische Faust« – Michail Bulgakows zweites Meisterwerk endlich neu übersetzt und ab jetzt wieder in Einzelausgabe erhältlich Es gibt Geschichten, deren Sprengkraft ist einfach zu groß. Michail Bulgakows Novelle Das hündische Herz entstand schon 1925, aber sie konnte erst 1968 gedruckt werden – und auch damals nicht in Bulgakows Heimatland, sondern in einer russischen Exilzeitschrift in Deutschland. Warum? Ein genialer Chirurg nimmt einen Straßenköter bei sich zu Hause auf und schafft aus ihm den »neuen Menschen« – er pflanzt ihm Hirnanhangsdrüse und Hoden eines schmierigen Kleinkriminellen ein. Der zum kommunistischen Genossen mutierte Tiermensch erweist sich aber bald nicht nur als echter Widerling: gewissen- und verantwortungslos wie er ist, wird er zur Gefahr für alle. Er bleibt Tier, freilich in Menschengestalt, und erst die gewaltsame Rückoperation kann die Gesellschaft retten. Ein Text, böse und bissig wie kaum ein zweiter, schillernd vieldeutig und grandios geschrieben. Dergleichen wollte man in einem Land, in dem man den »Neuen Menschen« propagierte und das Volk zur Macht erklärte, nicht zulassen. Bis heute wird der vielschichtige Meistertext als Parabel auf russische Verhältnisse gelesen – doch freilich ist er noch mehr: Wie Goethes Faust oder Mary Shelleys Frankenstein ist Bulgakows Novelle eine zeitlose Parabel auf die Widersprüche und Verwerfungen der conditio humana.

      Hundeherz
    • Berlin

      • 276 Seiten
      • 10 Lesestunden
      3,5(22)Abgeben

      La Berlino di questo libro non conosce confini, né geografici, né storici. Parlano le statue, il Muro, i grattacieli, le stazioni, le vie, le piazze, i morti, i vivi. Parlano Jesse Owens, Vladimir Nabokov, Rosa Luxemburg, Franz Kafka, Marlene Dietrich, le aquile del Terzo Reich e la Madonna del Botticelli. Apre la Dea della Vittoria che stringe la lancia aspirando i profumi del Tiergarten; chiude Albert Einstein, il cui genio sembra scintillare nello sguardo rapido di un ragazzino in bicicletta. Eraldo Affinati scende nei bunker sotterranei, nuota nelle piscine pubbliche, corre in BMW, sorride ai fantasmi, si perde in periferia, ritrova il sentimento italiano nei quadri della Gemäldegalerie e nelle canzoni di Mia Martini. Si rivolge a Marx ed Engels. Ammira gli studenti della Biblioteca Nazionale. Riflette nella Stanza del silenzio. Ci racconta degli Hohenzollern e delle giovani reclute morte sulle alture di Seelow per difendere Hitler. Fa amicizia coi venditori di kebab. Segue gli ultimi sopravvissuti dei lager. Ascolta i piloti della Luftwaffe, le prostitute dell’Artemis, i calciatori corrotti della Dynamo, le gracchie che volano sugli stabilimenti dismessi della Sprea, perfino le birre tracannate sui banconi delle Kneipen. Alla fine ci consegna il ritratto impossibile di un camaleonte: una città che sembra più vera di quella autentica, ma è fantastica come una leggenda.

      Berlin
    • Super ET: Diario

      L'alloggio segreto, 12 giugno 1942-1. agosto 1944 - Edizione italiana a cura di Frediano Sessi - Prefazione di Eraldo Affinati - Con uno scritto di Natalia Ginzburg

      • 360 Seiten
      • 13 Lesestunden
      Super ET: Diario
    • Dietrich Bonhoeffer, pastore evangelico, uno fra i massimi teologi del Novecento, membro attivo della resistenza al nazismo, morì il 9 aprile 1945, a trentanove anni, impiccato per ordine di Adolf Hitler. Quando decisi di rievocarne le principali vicende, compresi che le opere di Bonhoeffer mi spingevano verso i luoghi in cui lui era vissuto. Ho cercato a Roma i riscontri del viaggio che Dietrich compì insieme al fratello Klaus. Sono stato nelle case aristocratiche che lo videro crescere. Ho voluto conoscere le chiese nere di Harlem, tappa decisiva per la sua formazione. Mi sono aggirato fra le dune sabbiose di Zingst sul Mar Baltico e i calcinacci di Finkenwalde, in Polonia. Ho visitato l'abbazia di Ettal, in Baviera. Ho raggiunto il patibolo di Flossenbürg. Questo libro è il racconto di quell'itinerario, fisico e spirituale, nel cristianesimo di Dietrich Bonhoeffer, un uomo che non ha esitato a misurarsi con le tragedie della storia e la cui vita rappresenta, ancora oggi, una ragione di speranza per molti in ogni parte del mondo.(Eraldo Affinati)

      Un teologo contro Hitler
    • Romanzo impertinente e barocco, verista e novecentesco. Una passione amorosa travolgente fino all’omicidio e la lotta segreta fra un uomo e il suo rimorso. Folle di gelosia per Agrippina, il marchese di Roccaverdina si spinge fino a ucciderne il marito. Da questo momento in poi lo perseguiteranno il tormento della sua coscienza e un amore sempre vivo, che neppure il tardivo matrimonio con un’altra donna basterà a sopire. Capuana ci conduce fino alla pazzia finale del protagonista con la maestria di un romanziere ottocentesco caduto, primo fra tutti, nella rete del Novecento.

      I grandi romanzi: Il marchese di Roccaverdina