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Pino Aprile

    Elogio del imbécil
    Se Steve Jobs fosse nato a Napoli
    Temas de hoy. humor: Elogio del imbécil
    Giù al Sud. Perché i terroni salveranno l'Italia
    Elogio del error
    Terroni
    • Terroni

      • 303 Seiten
      • 11 Lesestunden
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      Fratelli d'Italia... ma sarà poi vero? Perché, nel momento in cui ci si prepara a festeggiare i centocinquant'anni dall'Unità d'Italia, il conflitto tra Nord e Sud, fomentato da forze politiche che lo utilizzano spesso come una leva per catturare voti, pare aver superato il livello di guardia. Pino Aprile, pugliese doc, interviene con grande verve polemica in un dibattito dai toni sempre più accesi, per fare il punto su una situazione che si trascina da anni, ma che di recente sembra essersi radicata in uno scontro di difficile composizione. Percorrendo la storia di quella che per alcuni è conquista, per altri liberazione, l'autore porta alla luce una serie di fatti che, nella retorica dell'unificazione, sono stati volutamente rimossi e che aprono una nuova, interessante, a volte sconvolgente finestra nella facciata del trionfalismo nazionalistico. Terroni è un libro sul Sud e per il Sud, la cui conclusione è che, se centocinquant'anni non sono stati sufficienti a risolvere il problema, vuol dire che non si è voluto risolverlo. Come dice l'autore, le due Germanie, pur divise da una diversa visione del futuro, dalla Guerra Fredda e da un muro, in vent'anni sono tornate una. Perché da noi non è successo?

      Terroni
    • Elogio del error

      • 304 Seiten
      • 11 Lesestunden

      ¿Cómo hubiera sido nuestra vida de no haber cometido errores? ¿Habríamos triunfado en el trabajo, seríamos más felices? ¿A qué se debe que el directivo mejor considerado en la empresa sea, con frecuencia, el que más se equivoca? ¿Por qué el planeta cae, cíclicamente, en manos del más indicado para llevarlo al desastre?Pino Aprile, el autor de "Elogio del imbecil", nos propone en su nueva obra una brillante respuesta a estas preguntas. Si cometemos fallos es porque debemos hacerlo. La vida, las ideas -buenas, malas o regulares-, surgen del cambio y todo cambio es un error con respecto a la norma, ya sea esta biológica o social. Llegar a la perfección es lo mismo que alcanzar la nada.Una obra provocativa e irresistiblemente ingeniosa que cambiará, sin duda, nuestra forma de entender el mundo. No deje de cometer el error de leerlo.

      Elogio del error
    • “Mai ho viaggiato a Sud come in questi ultimi due, tre anni, e ogni volta mi sorprendo a fare il conto di quanto non ne so e di quanto si possa percepire, di intenso, profondo, senza riuscire a cogliere appieno il senso dell’insieme. Ho pensato che fosse più corretto raccontare le tappe del mio viaggio, senza ricorrere ad artifici che le facessero diventare parte di una narrazione unica. Ma questo paesaggio narrativo comunque parla, e sapere di noi, chiunque noi siamo, ovunque siamo, è opera collettiva. Questo libro è il mio mattone (termine disgraziatissimo per un libro) per il muro della casa che si costruisce insieme. Il Sud non ha voce, o voci piccole e sparse, ed è possibile che gli stessi protagonisti non percepiscano quanto siano parte di un tutto, forse decisivo. Mentre tutti guardano al Nord, ricco e potente, alle loro spalle, al Sud, credo stia nascendo l’Italia di domani. Un’Italia migliore”. Cosa succede dove sembra che non stia succedendo nulla? Nelle regioni più dimenticate, come la Calabria che pare esistere soltanto per la criminalità e la ’ndrangheta? Invece, forse, è proprio lì che si prepara il futuro. Un viaggio a tappe nel Sud, dove ogni esperienza parla per sé e di sé ma, tutte insieme, riescono a disegnare un paesaggio narrativo intenso e unico.

      Giù al Sud. Perché i terroni salveranno l'Italia
    • Elogio del imbécil

      • 215 Seiten
      • 8 Lesestunden

      ¿Por qué hay tantos imbéciles en el mundo? ¿A qué se debe que el primero en ascender sea, invariablemente, el más idiota de la oficina? ¿Por qué cuando nos abandonan es siempre por un perfecto/a descerebrado/a? El conocido periodista italiano Pino Aprile contesta a estas preguntas con tanta ironía como «espíritu científico». La clave radica en observar, libres de ideas preconcebidas, la historia de la evolución: la inteligencia fue el gran rasgo distintivo del ser humano, la característica que nos permitió dominar el mundo y ser la ?especie elegida? pero ya no es necesaria, se ha quedado tan obsoleto como el pelo que nos recubría todo el cuerpo, el rabo y la costumbre de andar a cuatro patas. Si tiene alguna duda al respecto, piense en Leonardo da Vinci, Einstein o Cervantes y compárelos con sus jefes, con los políticos que nos gobiernan o con los famosos que cobran millonadas por contarnos su vida en los programas de televisión. La conclusión es irrefutable: Los inteligentes han construido el mundo. Pero quienes lo disfrutan y triunfan en él son los imbéciles.

      Elogio del imbécil