Gratis Versand in ganz Österreich
Bookbot

Marius Schneider

    Gli animali simbolici e la loro origine musicale nella mitologia e nella scultura antiche
    Trainingsbuch Bodenarbeit
    • Trainingsbuch Bodenarbeit

      Gymnastizierende Ausbildung für jedes Pferd

      Marius Schneider versucht in diesem Buch dem Begriff „Horsemanship“ einen ergänzenden Ansatz zu geben. Bodenarbeit, Kappzaumarbeit, Longieren, Fortgeschrittenes-Longieren, Handarbeit, Langzügel und Freiarbeit werden in erklärenden Trainingslektionen angesprochen. Es wird dem Leser eine „Schritt für Schritt“ Anleitung an die Hand gegeben, um erfolgreich Ausbildungsarbeit mit dem Pferd zu starten. Dieses 1x1 der Bodenarbeit mit Pferden zeigt, wie die einzelnen Ausbildungsschritte abgerufen werden sollten, wenn wir von unserem Pferd „Verstehen“ erwarten. Der Leser bekommt eine strukturiere Übersicht verschiedener Möglichkeiten, sein Pferd erfolgreich zu gymnastizieren, unabhängig von Rasse oder Alter. Jede Lektion, beginnend beim Führen und Folgen und endend in den Lektionen der Hohen Schule, kann zuerst am Boden erarbeitet werden, um dem Pferd das Lernen zu erleichtern. Dieser Weg wird einem nicht geschenkt, aber er eröffnet eine ergänzende Sichtweise auf das Thema Umgang, Kommunikation und Ausbildung von Pferden. Folgt man diesem Weg, wird man erkennen, wie viel uns die Pferde einfach schenken, wenn wir uns verständlich machen können. Es gilt eine gemeinsame Sprache zu erarbeiten, alle zukünftigen Hilfen des Reiters bereits am Boden abzurufen, um sie dann erfolgreich in den Sattel zu übertragen.

      Trainingsbuch Bodenarbeit
    • Da un’affascinante microstoria, Marius Schneider risale a una teoria generale della conoscenza umana. Tale è l’itinerario tracciato dal grande musicologo alsaziano in questo volume capitale, muovendo dall’interpretazione della iconografia animale scolpita sui capitelli, nei chiostri altomedievali di San Cugat del Vallés e della cattedrale di Gerona, in Catalogna. Una musica pietrificata è inscritta nei chiostri. Si tratta di inni liturgici, raffigurati attraverso complesse relazioni tra suoni e immagini di animali, fino a stabilire precise equivalenze: ad esempio, pavone = re, toro = mi, e così via. Queste relazioni, esistenti nella trattatistica orientale e passate nell’Occidente medievale, costituiscono per Schneider residui di una cosmogonia univoca, di cui l’umanità primigenia è stata depositaria e in cui la nascita del mondo e delle sue leggi scaturisce dal suono e dalla sua organizzazione musicale. L’antica cosmogonia e le sue implicazioni filosofiche e religiose sarebbero però state cancellate in gran parte dal razionalismo e dallo scientismo; tuttavia ne affiorano smembrati frammenti, trasmessi attraverso caste di sacerdoti e di iniziati, in civiltà lontane nel tempo e nello spazio, da quelle dei cacciatori in America, Africa e Asia alle cosiddette alte culture della Cina, dell’India, della Persia, come suggestivamente illustra Schneider. D’altra parte, anche il razionalismo occidentale, da Pitagora in poi, ha considerato la musica come un linguaggio dotato di virtualità sovrannaturali ed esoteriche, per il fatto che la musica, non esprimendosi con segni espliciti, appare ineffabile e di origine cosmica, ad esempio nel suo rispecchiare la «musica delle sfere». Su queste virtualità esoteriche Schneider si è impegnato, con metodologia scientifica ineccepibilmente positivista, per ampliare una problematica e prospettare resistenza di una primigenia conoscenza umana, rimasta al di fuori del razionalismo nell’Occidente europeo: ipotesi affascinante, che nella cultura razionalista trova posto come prezioso ausilio per affinare più duttili e acuti strumenti critici e storiografici, sul genere di quelli messi in giuoco in questo straordinario saggio di musicologia comparata.

      Gli animali simbolici e la loro origine musicale nella mitologia e nella scultura antiche